Non e' questo il racconto di gesta impressionanti,
ma neppure quel che si direbbe semplicemente "un racconto un po' cinico";
per lo meno non vuole esserlo.
E' un segmento di due vite raccontate nel momento in cui hanno percorso insieme un determinato tratto,
con la stessa identita' di aspirazioni e sogni.
Un uomo nell'arco di nove mesi della sua vita puo' pensare a molte cose,
dalla piu' alta speculazione filosofica sino al piu' basso anelito per un piatto di minestra,
in totale correlazione con lo stato di vacuita' del suo stomaco;
e se al tempo stesso ha in se' qualcosa dell'avventuriero,
in questo lasso di tempo puo' vivere momenti che forse risulteranno interessanti ad altre persone,
e il cui racconto spassionato risulterebbe qualcosa di simile a questi appunti.(..)
Forse la nostra vista non e' mai stata panoramica, ma sempre fugace e non sempre equamente informata,
e i giudizi sono troppo netti?(..)
Il personaggio che ha scritto questi appunti e' morto quando e' tornato a posare i piedi sul suolo d'Argentina,
e colui che li riordina e li ripulisce, "io", non sono io;
per lo meno, non si tratta dello stesso io interiore.
Quel vagare senza meta per la nostra "Maiuscola America" mi ha cambiato piu' di quanto credessi.(..)
Adesso vi lascio con me stesso; con quello che ero...
Ernesto Guevara de la Serna